mercoledì 30 maggio 2007

Diamogli un premio!

Si aprono oggi le votazioni per il premio: "Cosa ce ne facciamo", dedicato alle opere e alle attività inutili che sono state fatte o si stanno per fare a Lainate. Votate, votate, votate indicando chi deve essere il vincitore e la motivazione (seria). E' possibile votare commentando questo post.

3 commenti:

qeimada ha detto...

Inizio io a dare il mio voto: voto per l'antenna Telecom UMTS che si sta costruendo in Via Repubblica a Barbaiana. La motivazione è semplice. Cosa ce ne facciamo di un antenna che serve per vedere le porcherie che trasmettono in televisione, su un telefonino, su un monitor minuscolo, a Barbaiana, a pochi metri da un parco giochi?

shindra ha detto...

E c'è bisono di chiedermelo? Cosa voto secondo voi? Faccio uno sharing di post, voto il castello di Barbaiana, l'inutilità sta proprio nel fatto che esiste un oratorio dove siamo nati e cresciuti giocando a pallone e a bere spuma da 100.

D.Ergassia ha detto...

Io voto le case che si stanno costruendo nel campo che avrebbe dovuto diventare (cosi' ci aveva informato la giunta precedente) il "parco delle frazioni" situato tra via Friuli e via prima strada, nonche' il progetto di costruzione che dovrebbe sorgere sulla piazza Maffeis (non per fare il nostalgico ma li al tempo di Don Lamberto si trovavano anche 40-50 mocciosi a giocare a biglie). Capisco la "crisi degli alloggi", soprattutto quelli popolari ma il dubbio che ormai il business dell'edilizia sia piu' nel costruire che nel dare abitazioni, mi attanaglia. Io, faccio fatica a capire l'esigenza a Lainate di tutti questi metri cubi. Sarei un po' (ma solo un po') piu' propenso se oltre alle abitazioni ci fosse un piano di rivalutazione del territorio, un piano che possa aiutare ad invertire la tendenza che sta facendo di Lainate uno dei tanti comuni dormitorio della cintura di Milano. Siccome invece si tratta solo di abitazioni (vorrei poi vedere quante alla fine saranno assegnate a chi non puo' permettersene una), non ne vedo francamente la necessita'.