martedì 29 maggio 2007
Cosa resterà degli anni '80
Negli anni '80 all'oratorio di Barbaiana ci andavano solo i ragazzini, ora entri e sembra di stare in un istituto geriatrico. I genitori sono lì che bivaccano.Negli anni '80 per curare i bambini dell'oratorio bastava una persona sola, era "Il Mario", che, se ti vedeva fare qualche pirlata, ti bastonava, letteralmente. Ora dietro al bancone sono in 17. Sembra di stare al bar e non c'è più la mitica "spuma da 100". In compenso ci trovi gli alcolici.Nel salone c'era il centipede, che costava 100 lire.Negli anni '80 sotto l'oratorio c'era un cinema, dove la domenica pomeriggio quando pioveva potevi vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill, senza pagare una lira.Adesso sotto l'oratorio c'è una cucina o una sala da pranzo perchè i vecchi devono anche mangiare.Negli anni '80 potevi entrare tranquillamente all'oratorio, ora all'ingresso hanno messo una sbarra, una garitta ed una guardia, manco fossimo in caserma.Negli anni '80, d'estate, c'era l'oratorio feriale e ci andavamo tutti. Venivamo divisi in 4 squadre e giocavamo per 2 mesi. Al venerdì si prendeva la bicicletta e si andava alla piscina di Nerviano. Accompagnati solo da qualche ragazzo più grande.Negli anni '80 non c'erano i cellulari ma le mamme sapevano sempre con chi eri e cosa facevi all'oratorio. Ora i bambini hanno i cellulari e le mamme non sono tranquille, soffrono d'ansia.Negli anni '80 c'era Don Lamberto, ora no.
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6 commenti:
Concordo al 120% e aggiungo: gli anziani sono all'oratorio, i ragazzini sono a giocare dietro casa mia (VEDI CASTELLO DI BARBAIANA)
Io concordo su "il Mario" e su Don Lamberto. Per cio' che concerne la questione oratorio in senso piu' ampio vorrei condividere una riflessione.
Io mi sono trovato a disagio quando, per curiosita' o per nostalgia, non so, dopo 20 anni circa di assenza, ho rimesso piede nell'oratorio in cui ho passato il 60% della mia vita (in stato di veglia) compresa tra l'asilo e l'adolescenza. Mi sono sentito fuori luogo, addirittura "osservato", "giudicato" da coloro che adesso "presidiano" l'oratorio e che, in alcuni casi, sono gli stessi con i quali condividevo i pomeriggi, le estati all'oratorio feriale e le biciclettate alla piscina di Nerviano. Vorrei evitare di apparire retorico ma la domanda che mi sono rivolto allo specchio, passata la tristezza e' stata: tu, dove sei stato in questi 20 anni ? cos'hai fatto perche' le cose andassero diversamente ? Purtroppo le risposte mi hanno fatto a sentire ancor piu' a disagio, questa volta pero' con me stesso.
E' vero..io dov'ero? Ad un certo punto mi sono allontanato dall'oratario e raramente ci metto piede. Ma ok, almeno ci rendiamo conto che le cose non vanno bene e solo noi possiamo cambiarle. Nel mio piccolo sento un disagio e ho voglia di fare qualcosa, di dare un contributo per migliorare. Una mattina mi sono svegliato e ho creato un blog, perchè sono convinto che le idee debbano circolare, le idee di tutti quanti, s'intende, senza distinzioni politiche.
Ecco questo è il mio minuscolo contributo alla mia piccola città. Da qualche parte bisogna pur iniziare.
Non voleva essere un'accusa, al massimo un'auto-accusa, una confessione pubblica :-). Ben vengano iniziative come questa del blog, dalla parola il confronto, dal confronto l'idea, dall'idea l'azione.
Non preoccuparti non mi sono sentito accusato, ma mi chiedo anche io: "e io dov'ero?". Ho dimenticato la parola "anche".
Io ho smesso di credere nella chiesa da tanto tempo e il passo successivo è stato quello di smettere di credere alla religione, ma non posso dimenticare che l'oratorio è stato un posto importante per me a quell'età, semplicemente per un ragionamento grezzo ma efficace, se non c'era io e gli altri ragazzini dove sarei andato? Un posto dove ci si recava in bicicletta e ci si stava per ore e ore tornando a casa con le ginocchia sbucciate senza disturbare nessuno e senza essere "distorti" da altro.
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